Sole in Ariete 2021 — Devozione diventa Forza di Sacrificio

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La Ruota dell’Anno torna a girare. I semi nascosti nel grembo della Madre Terra si aprono alla luce. Il fuoco ardente della nuova vita si alza, lottando contro il peso della terra ancora addormentata. E come la Natura si risveglia dal suo riposo, così il mondo dei nostri sensi si ridesta.

Il calore del sole filtra attraverso i vestiti, in contrasto con il vento invernale che ancora non ci ha lasciato. La pungente luce della primavera ferisce il nostro sguardo, che deve ancora abituarsi alla nuova stagione. E a volte incrociamo all’improvviso qualche profumo inaspettato, che ci richiama al momento presente.

La natura inizia a espirare le sue forze spirituali verso l’esterno. Rapiti da questo flusso lo seguiamo ciecamente, attratti dalle delizie dei sensi. Dall’interno verso l’esterno, tutto ricomincia a muoversi.

Il ciclo riparte. E con esso, anche il nostro viaggio attraverso le Virtù dello Zodiaco. Con l’Ariete, torniamo al punto di partenza: la Devozione .

Di solito troviamo questa parola in contesti religiosi. E quando ci avviciniamo a un percorso spirituale non ci piace utilizzarla poi così tanto. Infatti c’è una differenza tra l’essere religiosi e l’essere spirituali.

La spiritualità è una pratica che scegliamo liberamente di intraprendere. Al contrario, la maggior parte delle volte la religione è qualcosa che fa parte della nostra tradizione. Non la scegliamo, o almeno non all’inizio. La incontriamo da ragazzi, e ci viene chiesto di aderire ad essa e crederci. Ecco perché tendiamo a identificare la Devozione con la religione così facilmente. Semplicemente perché è stato il primo contesto in cui ci venne introdotto il concetto.

Per alcune persone questa identificazione è così forte da essere per loro molto difficile fare delle distinzioni. Ed è proprio questo che cercheremo di fare con questo post. Cercheremo cioè di non considerare la Devozione come una pratica religiosa. Bensì come una forza che possiamo coltivare interiormente quale parte integrante di una pratica spirituale.

Aries Symbol

La Devozione diventa Forza di Sacrificio

“Se non sviluppiamo il profondo sentimento che qualcosa ci è superiore, non troveremo in noi neppure la forza di svilupparci fino a qualcosa di più elevato.”

— Rudolf Steiner, La Conoscenza dei Mondi Superiori

Sarebbe un peccato buttare via il bambino con l’acqua sporca. La devozione infatti non è una prerogativa delle religioni. È vero che oggi queste non riescono più a rispondere ai bisogni spirituali della maggior parte delle persone, almeno nei paesi occidentali. Tuttavia la pratica stessa della devozione è una virtù. E può ancora aiutarci a rafforzare l’Anima per affrontare meglio le sfide che incontriamo nella vita.

Astrologicamente parlando, possiamo comprendere la Devozione osservando la relazione tra Marte e il Sole. Questo perché in Ariete questi pianeti sono entrambi dignificati, come diciamo in astrologia. Non solo infatti sono molto forti in questo segno, ma hanno anche la possibilità di esprimersi al meglio.

Marte corrisponde all’Archetipo del Guerriero. È un combattente che ha bisogno ardentemente di dimostrare il proprio valore. In Ariete diciamo che è in domicilio.

Il Sole invece corrisponde all’Archetipo del Re. Il Sovrano che ha già vinto e non ha bisogno di dimostrare niente a nessuno. È il migliore, la stella vincente. In Ariete diciamo che è in esaltazione, il che significa che si trova in un segno zodiacale che ne fa emergere le migliori qualità.

Qui Marte guarda al Sole pieno di ammirazione, di devozione. Questo perché il Sole rappresenta tutto ciò che Marte spera un giorno di diventare. L’Archetipo del Re infatti è la naturale evoluzione dell’Archetipo del Guerriero.

Ora che abbiamo delineato entrambi i pianeti, consideriamo anche la componente elementale. Essendo l’Ariete un segno di Fuoco, possiamo aggiungere questo elemento al nostro ragionamento. Quello che otteniamo è una devozione ardente per qualcosa di più elevato di noi. In questo modo, la nostra devozione si trasforma in carburante per l’Anima e la sua illuminazione.

Non deve trattarsi necessariamente di devozione verso qualcuno. Il Sole è una rappresentazione vivente di tutto ciò che consideriamo elevato. Certo, potrebbe trattarsi di una persona, come ad esempio un insegnante. Ma potrebbe anche riferirsi a un ideale o a un concetto. Rudolf Steiner ad esempio parla di Devozione per la Verità e per la Conoscenza, non per una persona in particolare.

Triangolo Superno, icona

La Forza di Sacrificio

Abbiamo tutti un modo diverso di intendere la Devozione e di interpretarla. Questo non solo è normale, ma anche desiderabile. Infatti dovremmo essere liberi di comprendere, elaborare e adattare le indicazioni che vengono dai maestri spirituali secondo la nostra natura individuale. Per questo motivo vi prego di considerare questi articoli sulle Virtù Zodiacali solo come ad un possibile punto di vista sull’argomento.

Una volta che abbiamo sviluppato questa virtù abbastanza a lungo, questo impulso si trasforma. La Devozione ardente per qualcosa di più elevato ci da infatti la forza di sacrificarci per esso. Ma non come se fossimo dei pazzi fanatici, niente affatto. Analogamente al termine Devozione, anche Sacrificio è una parola fuorviante che può essere fraintesa altrettanto facilmente.

Di solito infatti pensiamo al sacrificio come a una sorta di privazione. E sicuramente questo aspetto fa parte di esso, non possiamo negarlo. Ma il termine stesso significa anche qualcos’altro. Sacrificio deriva dal latino “sacrificium”, una combinazione delle parole “sacer facere” che significa “far diventare qualcosa sacro”.

Quando qualcosa diventa sacro cessa di essere profano. Non è più normale, qualcosa di comune. Diventa cioè qualcosa in contatto con esseri e realtà spirituali.

Questa è la forza di Sacrificio. Il potere di entrare in contatto con qualcosa di più elevato di noi e, infine, di diventare come esso. Certo, per farlo dovremo rinunciare a qualcosa. Ma dopotutto, non rinunciamo forse alle comodità dell’adolescenza quando entriamo nella vita adulta? E non guadagniamo con essa la nostra libertà? Dovremmo considerare entrambe le facce della medaglia.

L’ Ariete-Agnello come simbolo di Sacrificio

In un precedente articolo abbiamo parlato della carta del nuovo anno astrologico. Lì abbiamo visto come il Sole in Ariete, in congiunzione con Venere in Pesci, si sintonizzasse con le forze della Magnanimità e dell’Amore (ovvero le virtù dei Pesci ).

È quasi come assistere alle due virtù scambiarsi il testimone, passandolo da un segno all’altro. Con Venere che rappresenta l’Amore e la Magnanimità e il Sole la forza del Sacrificio. Non è un’immagine bellissima?

E se il potere dell’Amore traboccante risplende incontro agli altri per aiutarli, la forza del Sacrificio va addirittura oltre. Nelle religioni abramitiche l’agnello era il tipico animale sacrificale. A causa della sua purezza e innocenza, il suo sacrificio aveva il potere di ripristinare la connessione perduta con il divino.

In Astrologia l’agnello corrisponde all’Ariete nella sua forma più pura. Il bianco è il colore della purezza stessa, ed essendo una creatura indifesa era anche il simbolo della perfetta innocenza. Naturalmente in seguito questo simbolo è stato assegnato al Christo, l’Agnello di Dio, il che significa che il suo sacrificio ha ripristinato il legame reciso tra l’umanità e la divinità.

Per questo motivo l’associazione tra l’Ariete e la forza del Sacrificio è perfettamente in linea con la tradizione spirituale occidentale. Grazie per la vostra attenzione, come sempre se questo articolo vi è piaciuto iscrivetevi alla Newsletter di Astronomicon con la barra in alto nel sito per ricevere aggiornamenti settimanali. Buona settimana!

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