In un precedente articolo di Astrosofia abbiamo discusso delle origini spirituali dello Zodiaco Siderale. In questo post, continueremo questa serie che si concentra sullo studio dei Tre Zodiaci. Parleremo nello specifico dello Zodiaco Tropicale, e della sua relazione con le gerarchie spirituali e il Mondo Animico.
In questo modo non solo capiremo meglio la sua genesi, come abbiamo fatto per il Siderale. Ma approfondiremo anche la sua relazione con il Mondo Animico e le Sfere Planetarie.
Tutto questo, per sviluppare ulteriormente l’impulso per una forma integrata di Astrologia che tenga conto dell’Archetipo Zodiacale su tutti i suoi livelli di manifestazione: Spirituale, Animico e Fisico.

Di nuovo, partiremo dallo schema generale dei Tre Zodiaci. Come sappiamo, l’Archetipo Zodiacale si dispiega su tre livelli, manifestandosi nel:
- Mondo Spirituale come Zodiaco Siderale;
- Mondo Animico come Zodiaco Tropicale;
- Mondo Fisico come le Case Astrologiche.
Come abbiamo fatto per il Siderale, possiamo chiederci: da dove viene lo Zodiaco Tropicale? Mentre il Siderale è antico come le stelle nel cielo, vedremo invece che il Tropicale è di gran lunga più giovane.

La Nascita dello Zodiaco Tropicale
Lo Zodiaco Tropicale è determinato dalla relazione tra il Sole e la Terra. Ne abbiamo discusso nell’articolo sui Tre Zodiaci, quindi dategli un’occhiata se questo concetto vi è nuovo.
In poche parole, lo Zodiaco Tropicale ha sempre inizio con l’Equinozio di Primavera. Così che il Punto Vernale coincide sempre con i 0° dell’Ariete Tropicale che, come ormai saprete, non è più allineato con la costellazione dell’Ariete.
Detto questo, affrontiamo ora la nascita dello Zodiaco Tropicale. Per fare ciò, vorrei prima sottolineare una cosa, anche se potrebbe sembrare ovvia: se non avessimo la Terra e il Sole come corpi celesti separati, non potremmo parlare affatto di uno Zodiaco Tropicale!
Infatti non avremmo le stagioni, né il Punto Vernale. Ciò significa che solo dal momento in cui la Terra si separò dal Sole nacque lo Zodiaco Tropicale.
Dal punto di vista dell’Astronomia moderna, la separazione della Terra dal Sole è un’ipotesi plausibile riguardante l’evoluzione del Sistema Solare. E secondo l’indagine scientifico-spirituale di Rudolf Steiner, questo evento è realmente avvenuto durante la cosiddetta Epoca Iperborea.
In Antroposofia, la storia del Sistema Solare è suddivisa in vari periodi e sottoperiodi. L’Epoca Iperborea è infatti caratterizzata da questo grandioso evento della separazione del Sole dalla Terra. Da quel momento, possiamo iniziare a parlare di uno Zodiaco Tropicale.

La Separazione della Terra dal Sole
La separazione della Terra dal Sole potrebbe sembrare un po’ strana, se è la prima volta che ne sentite parlare. Al punto che potremmo chiederci: come mai, in primo luogo, la Terra si separò dal Sole? Nel post precedente abbiamo accennato alle tre fasi evolutive che attraversa qualsiasi sistema cosmico: quelle di Pianeta, di Sole (o Stella) e di Zodiaco.
Abbiamo visto come la separazione dei pianeti dal Sole sia un passaggio fondamentale per consentirgli per così dire di “accendersi” in una Stella, e avanzare ulteriormente nella sua evoluzione. Questo passaggio infatti è lo stadio intermedio tra l’essere un pianeta (come lo era prima di iniziare a splendere) e lo stadio finale di Zodiaco.
Nella Scienza Occulta (O.O. 13) Steiner spiega che questa separazione fu un evento necessario. Era l’unico modo sia per l’umanità sulla Terra, sia per gli esseri superiori sul Sole, di svilupparsi ulteriormente nella loro evoluzione. Per ragioni simili, non fu solo la Terra a separarsi dal Sole a quel tempo, ma anche i pianeti Mercurio e Venere.
Questa separazione ha permesso la creazione di una sfera intermedia tra la Terra (materia) e le Stelle (spirito). Infatti, lo spazio esistente tra la Terra e il Sole, è costituito dalle regioni del Mondo Animico. E come sappiamo, il Mondo Animico è una sorta di Terra di Mezzo. Quindi possiamo dire che:
- Sulla Terra abbiamo la vita nel Mondo Fisico;
- Tra la Terra e il Sole abbiamo la vita dell’Anima nel Mondo Animico;
- Al di là del Sole abbiamo la vita dello Spirito nel Mondo Spirituale.
Stando tra la Terra e il Sole, lo Zodiaco Tropicale può essere giustamente chiamato lo Zodiaco del Mondo Animico.
In altre parole, è la manifestazione dell’Archetipo Zodiacale nel Mondo Animico stesso. È un’eco, un riflesso o una condensazione dello Zodiaco Siderale, che dimora nelle regioni superiori del Mondo Spirituale, giù nel Mondo Animico.
Più avanti vedremo come lo Zodiaco Tropicale sia fondamentalmente un’emanazione dell’attività spirituale degli Spiriti Solari. Se siete interessati alla relazione tra lo Zodiaco Siderale e Tropicale, potete leggere il mio articolo sull’Anno Platonico.

La Seconda Gerarchia e i Pianeti
Come abbiamo visto, la separazione dei pianeti dal Sole fa parte del processo evolutivo di qualsiasi sistema cosmico. Ma come funziona? Come nasce un pianeta da una prospettiva spirituale?
Approfondirò ora la questione perché ci aiuterà a capire come lo Zodiaco Tropicale sia sostanzialmente un’emanazione della Sfera Solare. E per fare questo, dobbiamo prima capire la relazione tra il Sole e i Pianeti.
In effetti, la loro non è una mera separazione materiale. Dietro di essa, possiamo trovare potenti attività spirituali che coinvolgono gli esseri della cosiddetta Seconda Gerarchia.
Come abbiamo già visto, i nove cori angelici sono divisi in tre ordini o gerarchie spirituali:
- Prima Gerarchia : Serafini, Cherubini, Troni;
- Seconda Gerarchia: Dominazioni, Virtù, Potestà;
- Terza Gerarchia : Principati, Arcangeli, Angeli.
Concentriamoci ora sugli esseri spirituali della Seconda Gerarchia. In Antroposofia sono chiamati Spiriti della Saggezza (Dominazioni), Spiriti del Movimento (Virtù) e Spiriti della Forma (Potestà o Elohim).
Per capire come nasce un pianeta, parleremo ora nello specifico degli Spiriti della Forma e degli Spiriti del Movimento.

Il Concilio degli Spiriti della Forma
Gli Spiriti della Forma sono un sinodo o concilio composto principalmente da Sette Spiriti, che ha la sua sede sul Sole. In particolare, sei di essi hanno il loro centro sul Sole stesso, da cui irradiano la loro attività. Uno invece, è rimasto indietro con la Terra, trasferendo il suo centro di attività sulla Luna. Sono stati loro a separare il Sole dalla Terra, in modo che potessero andare avanti con la loro evoluzione.
Ma come si relazionano gli Spiriti della Forma con un pianeta fisico? Per rispondere a questa domanda dobbiamo capire che in generale la loro attività ha sempre a che fare con un processo di individuazione, che richiede pertanto la formazione di confini.
Questa è un’azione che li vediamo fare più e più volte, durante l’intera evoluzione del Sistema Solare. Essi confinano e dividono, e così facendo danno una forma, un limite, a qualcosa. Da cui il nome di Spiriti della Forma.
Ma per quanto riguarda i pianeti, cosa limitano? Quali sono i confini che stabiliscono? La risposta breve è che i confini che erigono sono le orbite stesse dei pianeti che si muovono intorno al Sole.
Ad esempio possiamo dire che, agendo dal Sole, lo Spirito della Forma di Saturno determina il confine dell’orbita del pianeta Saturno attorno al Sole. Allo stesso modo, lo Spirito di Giove determina il confine dell’orbita del pianeta Giove, e così via. Quindi i confini che stabiliscono sono l’orbita stessa dei pianeti.
Ma cosa stanno limitando con questi confini? Come abbiamo accennato in articoli precedenti, dal punto di vista esoterico un pianeta non è solo l’oggetto fisico che si muove nello spazio. Un pianeta è qualcosa di molto più grande e abbiamo bisogno di uno sforzo di immaginazione per raffigurarcelo.

Un Pianeta dal Punto di Vista Spirituale
Provate a immaginare l’intera orbita di Saturno (l’ellisse che traccia col suo movimento attorno al Sole) completamente riempita di una sostanza sottile, spirituale, eterica. Immaginate questa sostanza, contenuta all’interno di quell’enorme orbita, essere non di una forma sferica, bensì di una forma lenticolare allungata.
Tutta questa sostanza eterica contenuta nell’orbita di Saturno, è chiamata “Saturno occulto” ed è parte integrante del pianeta dal punto di vista spirituale.
Pensate ora all’orbita del pianeta Giove. Questa orbita è contenuta all’interno dell’orbita di Saturno, poiché Saturno è più lontano dal Sole. Immaginatela di nuovo riempita di un’altra sostanza eterica, contenuta questa volta dall’orbita del pianeta Giove.
Avremo ora due forme lenticolari, una nell’altra, con la seconda più piccola e più densa della prima.
Pensate ora gli altri pianeti allo stesso modo, come una serie di forme lenticolari concentriche che si compenetrano l’una nell’altra come una specie di cipolla.
Gli Spiriti della Forma pongono come confini l’orbita dei pianeti, attraverso i quali limitano la particolare sostanza eterica contenuta al loro interno.

Gli Spiriti della Forma Luciferici e i Pianeti Fisici
Adesso possiamo finalmente capire come nasce un pianeta fisico, da un punto di vista spirituale. Questo perché l’attività degli Spiriti della Forma che abbiamo appena descritto nel paragrafo precedente si scontra con un’altra attività. Nelle parole di Steiner [nota: le traduzioni sono ad opera dell’autore dall’inglese]:

Supponiamo di avere nel punto S il punto centrale del Concilio spirituale degli Spiriti della Forma; lo Spirito della Forma opera in direzione di Saturno su questo globo eterico, così che per l’azione di questo Spirito della Forma si forma un globo appiattito, come nel diagramma. In un punto più esterno di questo globo eterico, in opposizione allo Spirito della Forma che opera dal centro del Sole, opera un ribelle, uno Spirito della Forma Luciferico. Esso lavora dall’esterno verso l’interno, in senso contrario.
Così abbiamo il normale Spirito della Forma che opera verso l’esterno dal Sole, in modo centrifugo; egli determina il Saturno Occulto, che deve essere visto come un immenso globo eterico con il suo punto centrale nel Sole. Alla periferia, che opera verso l’interno dallo spazio cosmico, c’è uno Spirito della Forma anormale che si è separato dalla normale evoluzione degli altri; e al punto (a) attraverso l’azione combinata delle forze che lavorano verso l’interno dallo spazio cosmico, e quelle altre che lavorano verso l’esterno dal Sole, avviene un infossamento che alla fine si separa. E questo è il pianeta fisico Saturno.
Quindi dobbiamo immaginare che dove i nostri occhi fisici vedono il pianeta Saturno, ci sono due forze che lavorano insieme: la forza normale dello Spirito della Forma che opera verso l’esterno dal Sole; e in opposizione la forza dello Spirito della Forma anormale che si contrappone alla prima in un dato punto. Questo produce una specie di “invaginamento” che appare all’occhio fisico come il pianeta fisico Saturno. Lo stesso accade con gli altri pianeti fisici, per Giove, per Marte.
Le Entità Spirituali nei Corpi Celesti e nei Regni della Natura — HELSINKI, 8 APRILE 1912
Dalla sesta conferenza de “La Missione di Singole Anime di Popolo” (O.O. 121, Oslo 1910) sappiamo che questi Spiriti della Forma Luciferici sono Spiriti del Movimento che sono rimasti indietro nella loro evoluzione. Fondamentalmente, sono rimasti al livello inferiore, cioè al livello di uno Spirito della Forma, piuttosto che evolversi in normali Spiriti del Movimento.
Tutto questo perché, nell’economia dell’Universo, c’è bisogno che una parte rimanga indietro per servire compiti specifici. Quindi non dobbiamo commettere l’errore di pensare che questi Spiriti della Forma siano “cattivi” o “demoniaci”.
Ma cosa c’entra tutto questo con lo Zodiaco Tropicale? Abbiamo introdotto la formazione di un pianeta da un punto di vista spirituale, perché è un passaggio fondamentale per capire come effettivamente lo Zodiaco Tropicale sia un’emanazione della Sfera Solare. Vediamo ora cosa intendiamo qui con il termine emanazione.

La Sfera Solare e lo Zodiaco Tropicale
Vi prego di tenere conto che questo articolo è il risultato della mia personale ricerca sullo Zodiaco Tropicale, alla luce dell’Antroposofia. Non considero affatto questo risultato come una verità definitiva in merito. Al contrario, questo vuole essere un contributo per una più chiara comprensione dello Zodiaco Tropicale.
Detto questo, vorrei proseguire concentrandomi su ciò che Steiner riporta, poco più avanti nella stessa conferenza, riguardo ai globi eterici lenticolari che hanno i loro punti centrali nel Sole:
Perché in verità qui abbiamo proprio a che fare con un ripiegamento, e per essere veramente esatti la questione deve in primo luogo essere descritta così: gli Spiriti della Forma operanti dal Sole estendono la sostanza eterica fino ad una certa distanza; lì operarono gli Spiriti della Forma anormali in opposizione e, incavando all’interno la sostanza, si genera un vuoto nella sostanza eterica stessa.
Le Entità Spirituali nei Corpi Celesti e nei Regni della Natura — HELSINKI, 8 APRILE 1912
Quindi non solo gli Spiriti della Forma limitano i globi eterici lenticolari. Ma estendono anche la sostanza eterica di cui sono fatti, dal centro del Sole verso l’esterno, riempiendo con essa ogni singola orbita planetaria. Questo è ciò che in termini ermetici e neoplatonici chiamiamo qui un’emanazione.
E la cosa interessante è che questa emanazione riguarda non solo la sostanza eterica, ma anche qualcosa di gran lunga più ovvio: la luce solare stessa.
I Cherubini e i Serafini sono quelle gerarchie che partecipano all’elaborazione delle forze in gioco tanto quanto gli Spiriti della Forma. Essi hanno il compito di portare la forza della luce verso l’esterno dal punto centrale del sistema planetario, dal centro del Sole. Poiché gli esseri delle gerarchie superiori, i Serafini e i Cherubini, diventano portatori di luce, essi hanno ora con la luce lo stesso rapporto che gli Spiriti della Forma hanno con la sostanza eterica.
Le Entità Spirituali nei Corpi Celesti e nei Regni della Natura — HELSINKI, 8 APRILE 1912
La luce è portata fuori dalla Sfera Solare dalle entità della Prima Gerarchia che abbiamo introdotto nell’articolo precedente: i Serafini e i Cherubini. Il loro compito è simile a quello degli Spiriti della Forma, ma invece di lavorare sulla sostanza eterica, lavorano sulla luce.
L’emanazione della Sfera Solare quindi consiste in:
- Sostanza Eterica portata fuori dal Sole dagli Spiriti della Forma;
- Luce Solare portata fuori dal Sole dai Serafini e dai Cherubini.
E come troviamo Spiriti della Forma Luciferici, che modellano i pianeti fisici opponendosi a quelli regolari, così abbiamo anche Serafini Luciferici e Cherubini Luciferici. Il loro compito è di trattenere la luce di un Pianeta tutta al suo interno, unicamente per il suo uso e beneficio interno.
In effetti quei corpi celesti sono ancora Pianeti, non Stelle come il Sole. E come abbiamo visto nell’articolo precedente si trovano ancora in uno stadio evolutivo inferiore, dal quale sono in grado solo di prendere e non di dare. La luce proveniente dal Sole viene quindi riflessa dai pianeti, influenzando con i suoi effetti l’intero Sistema Solare.
Finalmente abbiamo tutti gli elementi per indicare come, dal mio punto di vista, lo Zodiaco Tropicale faccia parte integrante di questa emanazione.
La natura ripartita in dodici parti degli esseri spirituali della Prima Gerarchia, i Cherubini e i Serafini, viene impressa attraverso la luce nella sostanza eterica, modellata dagli Spiriti della Forma. Infatti dalle descrizioni dell’Antico Sole sappiamo della relazione sostanziale che esista tra l’Eterico, la Luce (etere di luce) e l’Elemento Aria.
Il risultato è un’impressione dell’Archetipo Zodiacale, come una sorta di calco nella cera, sul Mondo Animico. Ma per capire ora come è coinvolto il Mondo Animico, dobbiamo parlare della relazione fondamentale che esiste tra la sostanza eterica e la sostanza animica. Questo ci permetterà di considerare lo Zodiaco Tropicale, ovvero lo Zodiaco del Mondo Animico, come un’emanazione della Sfera Solare.

La Relazione tra
Sostanza Eterica e Sostanza Animica
Il rapporto tra la sostanza eterica e la sostanza animica è una delle cose più complesse che mi sia mai capitato di incontrare, studiando l’Antroposofia. Sono diverse o sono la stessa cosa? E se sono diverse, come interagiscono tra loro?
È una questione complicata perché dobbiamo passare dal sistema ternario di Corpo, Anima e Spirito al sistema quaternario di Corpo Fisico, Corpo Eterico, Corpo Astrale e Io. Per approfondire la questione potete leggere il libro Teosofia, dove Steiner elegantemente passa da un sistema all’altro.
Ironia della sorte, Steiner diede la soluzione a questo “enigma delle sostanze” in modo molto esplicito in uno dei suoi libri. Ma come sempre possiamo perderci molto facilmente se non mettiamo insieme tutti i pezzi del puzzle.
In Teosofia e nella Scienza Occulta viene descritto come subito dopo il distacco del corpo fisico dall’anima alla morte, si stacca da essa anche quello che in questo libro è chiamato corpo eterico. L’anima allora vive per qualche tempo nell’entità che qui è chiamata corpo astrale. Il corpo eterico, dopo essersi staccato dall’anima, si trasforma all’interno del mondo elementare. Esso trapassa negli esseri che formano quel mondo. Quando avviene questa trasformazione del corpo eterico, l’anima che vi aveva abitato non si trova più in esso.
L’anima, tuttavia, sperimenta come suo mondo esterno dopo la morte i processi del mondo elementare. Questa esperienza del mondo elementare “dall’esterno” è descritta in Teosofia e Scienza Occulta come il passaggio dell’anima attraverso il Mondo Animico. Bisogna quindi rendersi conto che questo Mondo Animico è identico a quello che, dal punto di vista della coscienza chiaroveggente, è in questo libro chiamato il mondo elementare.
La Soglia del Mondo Spirituale (O.O. 17)
È stato molto sorprendente per me scoprire che la sostanza eterica e la sostanza dell’anima sono fondamentalmente la stessa cosa, ma viste da due prospettive diverse. La sostanza animica è tale quando è vissuta interiormente dall’Anima umana che viene attraversata da essa. Ma dall’altra parte viene intesa come sostanza eterica quando la si considera “dall’esterno”, cioè come oggetto di osservazione chiaroveggente.
Più specificamente, la sostanza eterica può essere considerata come una versione compressa o condensata della sostanza animica stessa. Ciò è particolarmente evidente se ricordiamo che sull’Antico Saturno la Volontà dei Troni (sostanza animica) venne compressa e “espirata” nel cosiddetto etere di calore.
Possiamo trovare un’altra conferma di questa ipotesi se teniamo conto del Corpo Animico. In Teosofia, esso è descritto da un lato come un’estensione più sottile del Corpo Eterico. Ma dall’altro, insieme all’anima senziente (l’arto più basso dell’Anima) va a formare il Corpo Astrale.
Potete vedere quindi come nel concetto stesso di Corpo Astrale, si trovino in realtà entrambe le componenti: quella eterica e quella animica.
In conclusione
In conclusione, possiamo dire che la Prima Gerarchia è sempre la portatrice della natura ripartita in dodici dell’Archetipo Zodiacale. Fu grazie al suo intervento a un livello inferiore che lo Zodiaco Tropicale venne alla luce.
Per imprimere l’Archetipo Zodiacale a questo livello, il livello del Mondo Animico, fu richiesto anche il lavoro degli Spiriti della Forma (Elohim). Infatti l’Archetipo Zodiacale è impresso negli eteri, che si irradiano dalla Sfera Solare insieme alla luce.
Pertanto, lo Zodiaco Tropicale si manifesta attraverso la luce del sole attraverso la ruota dell’anno, secondo i principi del Tempo e della Luce (Etere di Luce). A tal proposito, in Antroposofia si parla infatti delle “Dodici Atmosfere” e dei “Dodici Soli”.
Nel senso che abbiamo descritto in questo articolo, gli Spiriti della Forma possono essere giustamente chiamati gli Spiriti dei Pianeti. L’aspetto più interessante del loro intervento, essendo coinvolti nella formazione dello Zodiaco Tropicale, è che l’antico concetto astrologico di Domicilio (Pianeti quali governatori dei Segni Zodiacali) può essere rivisitato e compreso sotto una nuova luce. Lo svilupperemo ulteriormente in un prossimo post.
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Mi considero un libero ricercatore delle discipline spirituali occidentali, in particolare dell’Antroposofia di Rudolf Steiner e della tradizione Ermetica Neoplatonica. Ho una formazione triennale in Astrologia presso la delegazione CIDA di Trieste, il Centro Italiano Discipline Astrologiche. Mi sono laureata in Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Trieste.