Il Sole è ormai tramontato. La luce all’imbrunire si tinge di rosso, come se fosse filtrata dalla terra nera all’orizzonte. Il crepuscolo risuona con le parti più profonde della nostra anima: “c’è vita oltre la morte”. Questo il messaggio del Sole, mentre attraversa il segno dello Scorpione.
Le foglie d’oro sugli alberi iniziano a cadere e a marcire. La natura diventa preda di un sonno magico, mentre viene avvolta da una fitta nebbia. La nostra parte animale sente il richiamo del letargo, mentre le nostre forze vitali diminuiscono. E nella nebbia possiamo sentire l’eco di un tempo antico in cui il sipario dei sensi non ci aveva ancora resi ciechi alle realtà spirituali.
Siamo riusciti ad accendere una luce interiore? La nostra lampada ha abbastanza olio per attraversare l’autunno? Abbiamo ravvivato la fiamma spirituale dentro di noi?

Sappiamo tutti che le ombre stanno tornando. Stanno risorgendo rapidamente dal ricordo della primavera scorsa. Lo spettro di un altro lockdown incombe su di noi. E la paura del contagio è ormai tornata. Le domande di cui sopra sono tutt’altro che astratte o retoriche.
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Mi considero un libero ricercatore delle discipline spirituali occidentali, in particolare dell’Antroposofia di Rudolf Steiner e della corrente Ermetica Neoplatonica. Ho una formazione triennale in Astrologia presso la delegazione di Trieste del CIDA, il Centro Italiano Discipline Astrologiche. Sono laureato in Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Trieste.